aleattinew3

Teatro
delle
Moire

”Lavorare sulla scena, riflettere sull’estetica e sulla poetica implica, a nostro avviso, una riflessione sull’etica e quindi anche sulla politica.
Per questa riflessione ci serviamo del corpo inteso come
punto nodale di lettura della cultura, delle convenzioni, nel suo significato sociale, politico e per la sua potenzialità eversiva.
Convinti che il corpo sia l’elemento della scena che possa farsi migliore
veicolo per una critica nei confronti del nostro tempo, attraverso il nostro lavoro, cerchiamo ribaltamenti e stratificazioni di sensi, sabotaggi dei cliché, corto circuiti.”

(Alessandra De Santis)

Il Teatro delle Moire è una realtà artistica nata a Milano nel 1997 dall’incontro tra Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, che si sono formati come attori e performer accanto a una serie di artisti/e della scena contemporanea italiani e stranieri. Interessato ad indagare nuove forme di linguaggio, Teatro delle Moire ha frequentato molti ambiti ed esperienze di creazione e di rappresentazione, così che le sue produzioni non si possano ascrivere a nessuna categoria specifica, se non inserirle nell’ambito di un percorso di ricerca.

I suoi spettacoli e performance sono stati presentati in numerosi festival, teatri e spazi urbani con opere che hanno esplorato diversi formati e possibilità di fruizione.

Dal 1999 Teatro delle Moire cura Danae Festival a Milano, che presenta e sostiene artisti e artiste che lavorano alla ricerca di nuovi linguaggi della scena e che, nel 2009, vince il Premio Hystrio.

Si occupa inoltre di curare progetti di residenza presso il proprio spazio LachesiLab ed è partner di IntercettAzioni centro di residenza artistica di Regione Lombardia.

I due direttori artistici, come “agitatori culturali”, sono motore di azioni che hanno lo scopo di sviluppare pratiche performative inclusive e comunitarie, attraverso nuove modalità dell’agire insieme, connettendo la dimensione culturale e artistica al suo contenuto politico. Tra queste, nel settembre 2019, sono stati promotori e artefici, insieme a un nutrito gruppo di cittadini di varia provenienza e con la complicità dello scrittore Antonio Moresco, dell’azione pubblica Nel cuore della notte – un cammino politico e poetico dal tramonto all’alba che si è svolto a Milano la notte tra il 21 e 22 settembre.

Accanto a Danae Festival a partire dal 2022 si sono sviluppate altre progettualità e azioni, come la rassegna LuminOsa, che hanno lo scopo di entrare sempre più in contatto con i cittadini e gli abitanti del quartiere in cui è situato il proprio spazio, per creare legami, rinsaldare la socialità che si realizza tra le persone intorno e attraverso la fruizione spettacolare.

Il Teatro delle Moire si occupa poi di formazione a propria cura o a cura di altri artisti e altre artiste. In particolare nel 2023 ha avviato il progetto annuale Scholé, una serie di proposte su pratiche corporee, a cura di ricercatori e ricercatrici, che accanto alla dimensione pratica, hanno sviluppato anche una dimensione teorica e/o filosofica.

Nel corso degli anni, è accaduto che ci venissero chiesti contributi testuali e interviste sulla nostra realtà o su temi specifici che riportiamo qui.

BIOGRAFIA E TEATROGRAFIA COMPLETA [.pdf]

È successo

VIAGGIO PANTESCO [podcast]

FETUS-Quando si nasce [podcast]

Contributi testuali e interviste

Non è la fine del mondo [progetto]

VENT’ANNI un progetto di videointerviste di Teatro delle Moire

CORPO SCENICO [laboratorio]

PAESAGGIO CON FIGURA [laboratorio]

“Vous êtes pleine de désespoir” [produzione]

La scena contemporanea nelle scuole [progetto]

Sante di Scena [produzione]

Songs for Edgar [produzione]

Varieté Panique [produzione]

PlayRoom [produzione]

It’s always tea-time [produzione]

Never Never Neverland

Elvis’ Stardust [produzione]

Bye Bye Baby [produzione]

Anatomie di un corpo scenico [concept book]

Marilyn’s bedroom [produzione]

Absolutely Britney [progetto]

Pop-Mobile [produzione]

Violently Snow White

ClaraB

SuperNaturalMinnie

Assaggi da vetrina

Angeli Storti

Eva!

Caleidoscopio

Camille Claudel