CARA MILANO Io provo ad amarti ma tu m’ammazzi

Titta C. Raccagni

In residenza: dal 4 al 10 marzo e dal 15 al 22 giugno 2024

La città è un insieme di riti di resurrezione collettiva che debbono costantemente essere reinventati.
Le città sono macchine inventate proprio per far risorgere i morti, far nascere vita a partire dalle sue stesse ceneri.
Per questo di fronte a ogni città, la vera domanda da porsi è: «come si cambia il passato?»
E.Coccia

L’idea è quella di raccontare in diversi episodi circa un secolo di storia della città, dagli anni Venti del 900 agli anni Venti odierni, a partire dalla storia della mia famiglia, ma in confronto e dialogo con altre storie e altri punti di vista.
Non vuole essere un racconto celebrativo né retorico sul passato, ma un racconto attraverso la vita di chi questa città l’ha vissuta e la vive, volente o nolente, per caso o per appartenenza, con odio o amore, o forse tutto questo insieme.

Installazione performativa
Regia Titta C. Raccagni

Progetto inserito in “Intercettazioni” –  Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K, con il contributo di Regione Lombardia e del Ministero della Cultura.

Titta C. Raccagni, regista e artista interdisciplinare
Laurea in Storia del Cinema e diploma alla Scuola del Cinema di Milano. Da sempre attivƏ nel circuito indipendente italiano, per molti anni ha fatto sperimentazione e ricerca in ambito video, realizzando documentari, corti e lavori di videoarte. Ha collaborato tra gli altri con Gabriele Salvatores, Alina Marazzi, Luca Bigazzi, Francesca Comencini, Fabrizio Bentivoglio, Alessandra Speciale. Il suo lavoro Manga kissa è stato selezionato per far parte del film Life in a day prodotto da Ridley Scott. Ha collaborato per molti con Associazione Filmmaker, storica realtà del cinema indipendente milanese e promotore di alcune sue opere. Con Diario blu(E), opera autobiografica, partecipa, tra gli altri, al Torino film festival e Visions du réel e nella versione installativa a Pergine Spettacolo Aperto. Parallelamente al video, negli anni esplora altri linguaggi artistici e in particolare la performance, studiando con nomi della danza italiana e partecipando, tra gli altri, a Santarcangelo dei Teatri e Danae festival. Dal 2018 si dedica alla ricerca Pleasure rocks, che si muove tra performance, installazione, video e fotografia, unendo il senso del suo percorso artistico e di vita.