AURAL TOOLS

Attila Faravelli

In residenza: dal 22 al 28 maggio 2023

Durante la residenza verranno elaborati due nuovi oggetti della serie Aural Tools rispettivamente in collaborazione (a distanza) con Ryoko Akama e Fabio Perletta e Luigi Turra.
Aural Tools, progetto curato da Attila Faravelli, consiste in una serie di oggetti sonori semplici, facili da usare da parte di chiunque, il cui scopo è documentare il lavoro di musicist* selezionati non attraverso la pubblicazione di dischi (cd, cassette o vinili) ma piuttosto indagando modi e processi (materiali e concettuali) attraverso cui produrre suono. Ogni dispositivo invita ad attivare una relazione specifica tra suono, spazio e corpo.
La serie al momento comprende:
Freie Aerophone, nato in collaborazione con il contrabbassista Matija Schellander ispirandosi al rombo, antichissimo strumento che funziona in maniera sorprendentemente analoga alle modalità d’uso del contrabbasso utilizzate dal musicista austriaco.
Trifoglio, concepito per essere ascoltato tenendolo in mano come se fosse un libro crea un campo sonoro difficile da sintetizzare eppure in stretta relazione con l’acustica del luogo in cui viene utilizzato.
Bilia, sviluppato insieme al percussionista Enrico Malatesta e dalle sue indagini intorno all’orizzontalità del gesto percussivo ed alle texture delle superfici.
Pietra di Langa, anch’esso nato in collaborazione col percussionista Enrico Malatesta, esplora le tendenze vibratorie da parte di corpi solidi naturali, e suggerisce una forma di interazione insieme attiva e passiva coi loro moti oscillatori.
Minuzia, sviluppato con la fagottista francese Dafne Vicente-Sandoval, indaga la soglia ambigua di apparizione di un suono, tra silenzio e movimento, la vita intima delle fibre del legno e il contributo generativo della saliva e dell’acqua.
Transducer, in collaborazione con la sound artist australiana Felicity Mangan, si ispira all’amplificazione acustica dei segnali di alcuni insetti da parte di foglie e cavità, e suggerisce una forma di ascolto tattile.
30 meters stretch, realizzato con il sound artist giapponese Seiji Morimoto, rende visibili gli andamenti del vento nei luoghi esterni.
auraltools.tumblr.com




Attila Faravelli è sound artist e musicista elettroacustico. Nella sua pratica – che comprende field recording, performance, workshop e design – esplora il coinvolgimento materiale con il mondo che ci circonda. Il suo lavoro è stato presentato in vari festival e istituzioni in Europa, Stati Uniti, Cina e Corea del Sud.
Ha collaborato, tra gli altri, con Armin Linke, Rossella Biscotti, Riccardo Giacconi, Kamal Aljafari, Gürcan Keltek, Teatro Valdoca e Mariangela Gualtieri.
E’ stato parte del collettivo di ricerca sonora Standards di Milano. https://www.standardstudio.it.
È fondatore e curatore del progetto Aural Tools, una serie di semplici oggetti per documentare i processi materiali e concettuali della pratica di produzione sonora di specifici musicisti.
Inserito in “Intercettazioni” –  Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K, con il contributo di Regione Lombardia e del Ministero della Cultura.
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