Liberamente ispirato a Ondina se ne va, da “Il trentesimo anno” di Ingeborg Bachman.
Due elementi, due figure per un solo essere femminile: ninfa e strega insieme. La “muta creatura dalla coda di pesce” si interroga sui rapporti e sull’essere umano nel mellifluo silenzio delle acque, evocate sulla scena da suoni e immagini video e teatrali.