La Scena Contemporanea nelle Scuole è un progetto rivolto ai giovani studenti delle scuole superiori per avvicinarli, confrontarsi con loro, e stimolare alla visione del teatro contemporaneo.
Mossi dalla coscienza dell’importante valore del teatro nella nostra società quale strumento di sviluppo di una coscienza critica della realtà, a cui, soprattutto in questo periodo storico, riteniamo necessario sensibilizzare le giovani generazioni.
La sempre maggiore tendenza ad una contaminazione tra le diverse arti caratterizzano le opere artistiche di ciò che chiamiamo teatro contemporaneo.
Il testo teatrale non è più l’unico punto di partenza possibile della creazione scenica: spesso è sostituito o affiancato da testi di natura letteraria e filosofica, riferimenti alle opere d’arte (pittura, scultura, architettura, video-arte), film e musica. Anche quando presente, esso è comunque pre-testo e, pertanto, soggetto ad un processo di dissolvimento della sua linearità narrativa.
Il teatro contemporaneo si mostra come un teatro capace di elaborare la realtà criticamente, di produrre un commento storico e uno sguardo politico sul reale, di manipolare la realtà e di forgiarne una nuova sulla scena.
La struttura del progetto
Il progetto si compone di tre momenti sostanziali:
1. una lezione introduttiva sul teatro contemporaneo;
2. un incontro di natura pratica e teorica introduttivo alla visione di uno spettacolo tenuto dagli autori dello stesso;
3. la visione di uno spettacolo di teatro contemporaneo.
Nell’ambito dell’edizione pilota di questo progetto presentiamo:
“Vous êtes pleine de désespoir”
12 febbraio ore 11*
LachesiLAB Milano
2 maggio ore 21
Teatro Diego Fabbri Forlì
3 maggio ore 11*
Teatro Diego Fabbri Forlì
*replica riservata alle scuole
“Vous êtes pleine de désespoir” è un esercizio di riflessione e di ri-fondazione intorno al mito della sirena che propone in maniera ambigua e complessa il tema della seduzione, del sacrificio e della femminilità. La figura che qui viene evocata è ben lontana dall’ottimismo di certe pose o di certe immagini della società contemporanea. è una creatura scartata, caduta, fallita, una massa scura irriconoscibile, ripescata da fin troppo domestiche profondità marine. è un corpo anfibio immobile, silenzioso, che emana una disperazione sorda e ostinata quasi fosse il canto invincibile e dolente di una divinità scaduta eppure ancora attraente, docile e piena di mistero.
di e con Alessandro Bedosti, Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani
con la partecipazione di Maria Federica Gesù
scena Adriana Renna
costumi Elena Rossi
con l’accompagnamento di Cinzia Delorenzi, Antonella Oggiano, Filippo M. Ceredi
foto Michela Di Savino
residenza artistica Olinda
produzione Teatro delle Moire
con il contributo di NEXT/Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
grazie a Luca Scarlini per i materiali e suggestioni sulla figura della sirena
Durata 40’