Sonnambule, isteriche e tagliatrici di teste

di Enrico Pastore

per LATERALE - Danae Festival 2023

In questo intervento, Enrico Pastore, critico di teatro, danza e performing arts, riflette su cosa abbiano in comune le sonnambule, le isteriche del famigerato Ospizio della Selpétrière e Salomè. Da queste tre sorgenti nacque l’immagine di una donna fonte di pericolo e di fascino, una donna capace di far cadere regni e di sconvolgere le norme sociali e sessuali.
Intorno a questa immagine, fuori dalle norme e lontana dal concetto di madre e custode della famiglia, si scontrarono la concezione maschile e femminile rispetto il ruolo della donna nella società e questa battaglia si svolse principalmente in ambito teatrale. Salomè, sonnambula e principessa delle isteriche, come la definì Huysman, fu capace di suscitare attrazione e repulsione e si situa tra i motivi principali che portarono alla rimozione degli apporti femminili alle rivoluzioni artistiche e sociali del modernismo. Ricostruire l’origine e lo sviluppo di questa icona simbolo di un’epoca e l’eredità che ci trasmette, ci porta a riscoprire la storia di alcune grandi artiste che tramite la loro versione di Salomé contribuirono a formare dei nuovi canoni per la donna e a trasformare il loro tempo e forse anche il nostro.

Video realizzato il 22 ottobre 2023 presso Fattoria Vittadini/Fabbrica del Vapore da Sofia Spreafico
nell’ambito di LATERALE  – Danae Festival 2023

LATERALE
Sezione, creata nel 2018, nella quale invitiamo alcuni/e artisti/e a immaginare “oggetti” di formato innovativo che abbiano a che vedere con la prassi, con lo studio, col pensiero, con le loro ossessioni o che siano la narrazione di singolari esperienze di vita in dialogo con l’arte.  

Enrico Pastore
Laureato in lettere  con una tesi sul teatro di John Cage presso l’Università Cà Foscari di Venezia. Ha svolto periodi di formazioni in Italia e all’estero con registi come Pippo Delbono, François Tanguy (FR), Jakob Shokking (DK), Fernando Dacosta (SP).
Come regista e direttore della Compagnia D.A.F. fondata nel 1998 affronta un lungo percorso di ricerca nel teatro musicale d’avanguardia affrontando autori quali Stravinsky, Cage, Kagel, Ullmann e collaborando attivamente con giovani compositori come Giovanni Mancuso, Mauro Montalbetti, e con l’ensemble del Laboratorio Novamusica di Venezia.
Ha curato regie per il Gran Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Fondamenta Nove e il Teatro Groggia a Venezia, il Teatro della Caduta di Torino, Officine Caos.

Ha collaborato con istituzioni quali La Biennale di Venezia, Le Settimane Musicali di Stresa, il Mart di Rovereto, lo Spirito del Lago, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, gli Amici della Musica di Padova, il Teatro della Caduta di Torino, Tdanse Danse et tecnologie di Aosta, Zerogrammi, Cortoindanza, Lavanderia a Vapore.
Dal 2006 al 2011 è stato direttore operativo degli Incontri Cinematografici di Stresa festival internazionale di arte cinematografica dedicato ai giovani autori e alle produzioni indipendenti, lavorando attivamente alla costituzione di una piattaforma per la coproduzione internazionale. Nel 2017 è stato co-curatore insieme a Ambra Bergamasco e Edegar Sterke del MovingBodies Festival di Torino.
A partire dal 2012 svolge attività di critico di teatro, danza e performing arts scrivendo articoli per Passparnous, Rumor(s)cena, 93%, Il Pickwick, Paneacquaculture facendo reportage da festival nazionali e internazionali. Nel contempo svolge attività di formazione curando laboratori critici nelle scuole secondarie superiori e percorsi di tutoring con giovani artisti come Lorenzo De Simone e il trio Gasparetto, Pizziol, Krappmann. E’ stato fino al 2022 membro delle commissioni di Permutazioni, residenze regionali del Piemonte, e di Cortoindanza (CA).

Nel 2019 ha pubblicato per Miraggi Edizioni un’edizione critica de L’imperatore di Atlantide di Viktor Ullmann e Petr Kien. Come dramaturg ha partecipato al progetto del Coreografo Marco Chenevier Confinati dal Paradiso il quale ha debuttato nel 2020 a TorinoDanza. Come consulente alla drammaturgia ha collaborato alla creazione di Dal sottosuolo – Underground, due atti unici su Dostoevskij con il Mulino di Amleto.

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