Repertorio – studi scelti

Lezione aperta di Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete

mercoledì 6 e giovedì 7 luglio 2022 ore 19.30 - LachesiLAB

Con gli attori partecipanti al progetto Repertorio, corso d’Alta formazione condotto da Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete

Il gruppo si incontra per la prima volta all’interno delle mura della Corte Ospitale di Rubiera in occasione del progetto residenziale Repertorio – Scuola Permanente di Alta Formazione condotta da Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete dall’ottobre del 2018 al novembre del 2020.

Finalità del progetto era quella di offrire a professionisti di varia provenienza ed età un momento di studio e di ricerca permanenti incentrati sul repertorio teatrale attraverso il quale i partecipanti potessero acquisire strumenti universali di lavoro, di avvicinamento al testo e alle tecniche attoriali. Il repertorio come una palestra di conoscenza e approfondimento dei diversi metodi recitativi, per arricchire il bagaglio personale di ciascuno e che ciascuno possa personalizzare nelle rispettive creazioni. Accanto al lavoro sui testi, ogni sessione di residenza è stata incentrata sulla pratica legata alla consapevolezza del lavoro fisico, che comprende tecniche sintetizzate nel corso di anni di approccio agli studi specifici di Danio Manfredini a partire dal corpo nei diversi contesti teatrali (le ricerche di Grotowski, Barba, Decroux, elementi di danza contemporanea, flamenco, ecc.) e al lavoro vocale che prevede tecniche di riscaldamento e di approfondimento delle possibilità espressive del suono della voce.

Restando fedele all’identità del progetto, a conclusione del percorso presso la Corte Ospitale, il gruppo si è poi costituito in un collettivo autorganizzato e ha continuato a riunirsi al fine di approfondire pratiche e testi dando vita a un laboratorio permanente.

Nel desiderio di condividere con il pubblico la ricerca svolta fino a questo momento, con piacere proponiamo di incontrarci con altri sguardi accostando ai giorni di residenza una o più serate di presentazione di studi scelti, condotte dai maestri come una lezione aperta al pubblico.


Lezione aperta mercoledì 6 e giovedì 7 luglio 2022 ore 19.30 – LachesiLAB
LachesiLAB via Porpora 43/47 Milano
Biglietto 5€
Prenotazione obbligatoria scivendo a info@teatrodellemoire.it


DANIO MANFREDINI
Il percorso di formazione di autore-attore di Danio Manfredini (Casalbuttano, 1957) risale agli anni ’70, la sua strada è caratterizzata dal rigore nella ricerca teatrale condotta, fuori da ogni percorso codificato, apparentemente anarchico, ma basato su una ferrea disciplina etica ed espressiva. Punto di riferimento per il teatro di Danio Manfredini è la pittura, intesa nel senso più intimo e profondo di visioni interne che caratterizzano l’incontro tra il pubblico e l’attore, così come la sensazione, che offre possibilità d’azione, di presenza nello spazio.

Tra le sue opere teatrali si ricordano La crociata dei bambini dal poema di Bertold Brecht (1984)‚ Notturno (1985)‚ Miracolo della rosa (1988) con il quale vince il Premio Ubu ’89‚ il recital per sax e voce Misty (1989)‚ La vergogna (1990)‚ Tre studi per una crocifissione (1992). Nel ’97 presenta al Festival di Santarcangelo la prima parte del nuovo lavoro Al presente che dal 1998 porterà in forma definitiva nei maggiori festival di tutta Italia e con cui vince il Premio Ubu ’99. Nel 2000 riprende‚ rivisto e corretto‚ lo spettacolo La vergogna, a cui cambia il titolo in Hic desinit cantus‚ ispirandosi a Pier Paolo Pasolini e Jean Genet. Nel 2003 debutta al Festival Santarcangelo con Cinema Cielo, con il quale vince il Premio Ubu 2004 per la miglior regia. Nella stagione 2006/07 presenta una riedizione di Tre studi per una Crocifissione‚ mentre nel luglio 2007 debutta Il sacro segno dei mostri‚ uno spettacolo che ci conduce al cuore del suo universo‚ nell’atelier di pittura condotto per anni in un ricovero per malati psichiatrici. Nel 2010 inizia a lavorare all’Amleto di Shakespeare‚ primo suo lavoro su una drammaturgia teatrale di repertorio classico. Il primo studio dello spettacolo è presentato al Teatro Herberia di Rubiera all’interno di Vie Festival Modena 2011, per poi debuttare nel 2012 con il titolo Il principe Amleto, una produzione Danio Manfredini e La Corte Ospitale. Nel 2012 esce il disco Incisioni (un progetto di M. Neri e C. Pavarotti, etichetta Sotto Controllo, distribuzione Audioglobe) che diventa poi spettacolo: la versione live intreccia l’aspetto musicale ad una concezione più teatrale che amplifica nell’immagine suggestioni e colori evocati dalle canzoni. Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”. Dall’ottobre del 2013 è il nuovo Direttore dell’Accademia D’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli per il triennio 2013-2016. A dicembre 2013 ritira il quarto premio UBU, sezione Premi speciali «per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere».

Nel 2014 debutta al teatro Herberia di Rubiera con Vocazione, il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere, in cui è in scena insieme a Vincenzo del Prete, produzione La Corte Ospitale. Nel 2016 esce il suo secondo disco Vivi per niente, dieci tracce inedite, una serie di ritratti che raccontano dello scomparire, dell’essere dimenticati e dimenticare che si vive e respira vagando di notte senza meta (prodotto da M. Maccari, M. Neri e C. Pavarotti, etichetta Sotto Controllo, distribuzione Audioglobe).

A settembre 2017 debutta al Festival Internazionale di Terni con lo spettacolo Luciano.

Nel 2018 inizia  la conduzione di un corso di alta formazione triennale “Repertorio”. presso La Corte Ospitale di Rubiera.

Ad ottobre 2020 debutta a Torino, Festival delle Colline Torinesi, con “Nel lago del cor” l’incubo di un deportato del campo di concentramento di Aushwitz.

Vincenzo Del Prete inizia il suo percorso teatrale nel 1996 incontrando nella sua formazione il teatro fisico-sociale-poetico e di prosa. Dal 1996 al 1998 studia con Mamadou Dioume e Ludovica Rambelli. Nel 2006 e 2007 studia con Dominique De Fazio. Dal 1999 al 2010 lavora in qualità di attore con il regista Davide Iodice (La tempesta, Dormiti gallina, Io non mi ricordo niente, I giganti, Favola per gente ferma, A’ Sciaveca, La fabbrica de sogni).

Dal 2002 è collaboratore, aiuto alla regia e attore per Danio Manfredini (Cinema cielo, Il sacro segno dei mostri, Il principe Amleto, Vocazione, Luciano, Al Presente, Tre studi per una crocifissione, Nel Lago del Cor).

Dal 2014 al 2016 è docente di movimento scenico e recitazione presso l’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli. Attualmente è docente per Repertorio, scuola permanente di Alta Formazione condotta da Danio Manfredini presso la Corte Ospitale di Rubiera.

Attualmente impegnato, in qualità di attore, nello spettacolo in lavorazione La Tempesta di Alessandro Serra, produzione Teatro Stabile di Torino.

lezione aperta realizzate con il sostegno del Circuito CLAPS e del MiC
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