LUNATICO

di e con Massimiliano Balduzzi

in residenza: 6/13 luglio e 1/12 agosto 2018

PROVA APERTA: 12 luglio ore 20 LachesiLAB

Perché lo dici sottovoce?
Perché voglio che ti avvicini.

La voce umana puo’ articolare molti suoni, vocali e consonanti di ogni tipo. Sa combinarli fra loro in parole infinite, tante quante le cose del mondo, e anzi di più: perchè noi diciamo cose del mondo e dell’altro mondo, cose visibili e invisibili, vere e inventate, senz’altro limite che la nostra fantasia.

da NARRARE CON LA VOCE 
Breve storia della narrazione orale dalla preistoria a oggi,
narrata ai ragazzi da uno scrittore per ragazzi
 
di Bruno Tognolini

LUNATICO investiga i modi in cui un testo in lingua inventata puo’ trasformarsi e consumarsi in scena attraverso un’ emissione vocale costante che, inizialmente, risulta quasi impercettibile e in seguito si intensifica attraverso la ricerca delle numerose voci che vivono inascoltate nel nostro corpo.

Lavorare con un testo in lingua inventata (scritto seguendo semplici regole compositive) permette di investigare il ritmo, l’impulso, la resistenza del suono, la differenza tra parlato e cantato, l’articolazione, l’agilità vocale e l’origine del suono, senza la costrizione data da un significato comprensibile delle parole.

Se la lingua parlata e scritta è “il metodo della comunicazione umana consistente nell’uso delle parole in modo strutturato e convenzionale,” cosa precede e segue questo atto comunicativo? L’assenza di una comunicazione basata su una comprensibilità delle parole, condivisa dal performer e dal pubblico permette la scoperta di un’altro tipo di trasmissione e di differenti canali comunicativi che toccano corde più profonde e, sicuramente, meno razionali, in chi osserva e ascolta.

La componente che conferisce un carattere di esclusività a LUNATICO dunque, è individuabile in modo particolare nella scelta del performer di avvalersi di una comunicazione verbale che paradossalmente agisca sul pubblico come fosse a tutti gli effetti non verbale. Ciò è dovuto all’assenza di un significato semantico riconoscibile da parte del pubblico, dal momento che il testo è concepito in una lingua che è il frutto dell’invenzione del performer.

Con LUNATICO Massimiliano Balduzzi esplora la parte più performativa di un allenamento fisico e vocale praticato per quasi due decenni che, inoltre, diviene l’occasione per entrare in contatto con i propri limiti, verso e oltre i quali il performer si spinge mediante un uso, tanto sapiente quanto intenso, del corpo e della voce. La performance si sviluppa a partire da un nucleo di suoni e movimenti fortemente strutturato che, progressivamente, lascia ampio spazio alla pura improvvisazione. La componente di imprevidibilità, che è parte essenziale del lavoro, si mantiene viva attraverso l’agire del performer e riesce a rigenerare in ogni momento l’attenzione del pubblico.

Il progetto di Massimiliano Balduzzi è inserito in “Intercettazioni” –  Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, ZONA K, con il contributo di Regione Lombardia, MiBAC e Fondazione Cariplo.

Prova aperta realizzata con il sostegno del Circuito CLAPS e del MiBAC

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Massimiliano Balduzzi nasce in un piccolo paese delle Dolomiti. Negli ultimi vent’anni si dedica, per lungo tempo sotto la guida di Stefano Vercelli ed Anne Zènour, alla pratica di un training fisico e vocale per performers. Nel 2006 vive per sei mesi a Bali dove studia danza e canto balinesi. Nel 2008 Massimiliano si trasferisce a New York. Collaborazioni recenti includono Body Island e 142241 di Arturo Vidich, Cassandra di Helga Davis, E.V.E.R.Y.O.N.E e Vibe di Daria Fain, The End of Men di Vanessa Anspaugh, La Cucina con il  Teatro Stabile di Bolzano, Mirror Furor  di Anna Azrieli e This is a forge di Boomerang. Massimiliano continua a lavorare anche come performer indipendente ed insegnante. Negli ultimi quattro anni DOIEB SI TAU, lingua per un requiem, la sua ultima ricerca performativa e’ stata presentata a New York (NYLA, CPR, Judson Church, Rubin Museum) a Philadelphia (FringeArts) e Los Angeles (Pieter). Massimiliano ha insegnato master classes e workshops a New York (LINCOLN CENTER, CUNY, PARK AVENUE ARMORY) a Boston (Emerson College), a Philadelphia (University of the Arts and Swarthmore), in Huddersfield (University of Huddersfield) e a Mexico City (Alameda). Massimiliano e’ stato un artista in residenza per  Movement Research (2011),  CAVE black studio (2010-13) e per Fresh Tracks (2014). Massimiliano al momento si divide tra Milano e New York. Nel gennaio 2018 Massimiliano è stato selezionato per prendere parte al nuovo progetto di Alessandro Sciarroni, AUGUSTO, che debutterà a settembre alla Biennale di Lione. Ad aprile sarà a NY per la premiere di FITTING ROOMS, il nuovo lavoro di Denisa Musilova.